I trattamenti antiparassitari rappresentano una delle voci di maggior peso tra i costi di produzione del vigneto e del frutteto.
Se da un lato l’istituzione dei centri di prova e taratura delle macchine per la distribuzione dei fitofarmaci può essere un valido aiuto per la verifica della funzionalità dei medesimi, resta a carico dell’utilizzatore la regolazione della pressione di lavoro della macchina in modo che in base alla velocità di avanzamento prescelta corrispondano le dosi di fitofarmaci per ettaro prescritte.
A velocità inferiori a quella scelta come rifermento corrispondono inevitabilmente sovradosaggi, a velocità superiori viceversa si accusa sottodosaggio. Gli errori indotti da errori dei tachimetri dei trattori, dalle le inevitabili differenze di velocità tra salita e discesa oltre che dalle rampe di accelerazione e decelerazione ad inizio e fine filare portano spesso l’utente ad utilizzare prudenzialmente quantitativi maggiori del dovuto per evitare in alcune zone del vigneto si possano verificare sottodosaggi che potrebbero compromettere la sanità della coltura.
Evitare queste approssimazioni è possibile dotando le macchine per i trattamenti di un semplice ed automatico controllo delle quantità erogate che permette di effettuare risparmi di fitofarmaci, avere certezza di una copertura sempre ottimale, assicurare il massimo rispetto dell’ambiente.
L’impianto proposto da DICKEY-john rileva istante per istante la velocità avanzamento e adegua la pressione di lavoro dell’impianto a quest’ultima con grande prontezza e precisione, togliendo all’operatore la responsabilità di mantenere sempre la velocità prescelta e per la quale è stata regolata la pressione di fuoriuscita del liquido dai diffusori. La copertura è quindi sempre ottimale evitando inutili sovradosaggi, è sufficiente digitare la dose per ettato e la larghezza di lavoro. I kit proposti da Spezia Srl, distributore esclusivo per l’Italia del marchio DICKEY-john, hanno costi limitati e possono essere montati con grande facilità sulla maggior parte degli atomizzatori in commercio.
La consolle base, semplice affidabile ed economica, è il modello CCS 100 già in produzione da molti anni e montato in prima dotazione da costruttori come Martignani, Tifone, VMA, Pellenc. Il Kit è costituito da
- consolle
- cablaggio elettrico
- sensore di velocità (magnetico alla ruota o GPS)
- sensore di pressione
- valvola motorizzata di regolazione della pressione e messa in scarico.
Il montaggio deve prevedere l’installazione sul tubo di mandata del fluido di due T da 1” a monte delle elettrovalvole di chiusura degli ugelli, su cui installare la valvola motorizzata (seguita da un tubo che porti in scarico il fluido in eccesso) e dal sensore di pressione.
Il sensore alla ruota richiede la creazione di un supporto metallico che lo porti in corrispondenza ai bulloni della ruota medesima, mentre nel caso del sensore GPS è sufficiente installare la piastrina metallica in dotazione con il proprio biadesido alla sommità dell’atomizzatore.
Per la messa in funzione la consolle richiede di avere inserito il dato di portata del fluido ad una pressione di riferimento.
Durante la fase operativa occorre di volta in volta inserire (se vengono variati rispetto agli ultimi memorizzati) la dose in litri per ettaro e la larghezza di lavoro.